Noi di NOÛS – Cooperativa Vino Nuovo siamo uniti dalla passione per la nostra terra, per la tradizione, per i sapori di una volta. Siamo tutti piccoli produttori sparsi per il territorio italiano. Siamo quel tipo di persone che amano le proprie piante perché, in fondo, sono anche loro nostri figli. E sappiamo che le piante ci ricambiano donandoci un frutto eccezionale, espressione vera della loro natura e del loro stare bene. Come possiamo dare i frutti del nostro lavoro a una grande azienda che li butterà tutti nello stesso calderone per fare un prodotto standard, che non emoziona e non chiede di essere assaporato? Ecco perché abbiamo scelto di aderire a NOÛS – Cooperativa Vino Nuovo. E speriamo che i consumatori riescano a capire tutto ciò e si avvicinino sempre di più al nostro mondo: al prodotto sano, al gusto e all’energia del nostro territorio.
Io mi chiamo Alessandro Filippi e sono il “vitologo” della Cooperativa. Il vitologo, lemma nato dall’unione di Logos “parola che crea” e da vite/vita, è colui che “crea dalla vite della vita”. Più semplicemente sono un enologo che oltre a prestare attenzione alla bontà del suo prodotto, cura anche la sua biodisponibilità. Il mio vino deve essere anche sano, i suoi principi nutritivi devono essere facilmente e massimamente assorbiti dal nostro organismo. Ovviamente un vino così deve essere naturale e ottenuto senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica.
Ecco perché sono io il promotore e consulente per l’Agricoltura della Luce e del Carbonio, tecnica che ho sviluppato e continuo a perfezionare e che ha come scopo il riportare il terreno allo stato originale, senza le manipolazioni da parte dell’uomo.
E sono il creatore e consulente del metodo Vini di Luce, il cui scopo è proprio quello di ottenere dei vini altamente biodisponibili e con il gusto e le energie del territorio. Come dicevo sopra, sono vini ottenuti con lieviti autoctoni, fermentazione spontanea, filtrazione poco invasiva e con pochi e mirati interventi da parte dell’uomo, sempre seguendo i ritmi dettati dalla natura.
La mia azienda agricola, l’Azienda Regalbesi, prende il nome dalla contrada dove è situata: nell’Agroericino in prossimità del monte Erice, in provincia di Trapani. È composta di cinque ettari a seminativo, due a oliveto e cinque a vigneto (Nero d’Avola, Syrah, Catarratto, Izolia).
Di madre Trevigiana e padre Trapanese, la mia passione per l’agricoltura siciliana deriva dalle lunghe estati trascorse a vendemmiare o a raccogliere olive nell’azienda di mio nonno, fatte di fatica ma di convivialità. Dopo studi in Francia e Germania, nel 2003 mi laureo in Scienze e Tecnologie Agrarie e inizio a lavorare nell’ufficio di sviluppo rurale a Valderice. Nel 2006 prendo in gestione l’azienda che era di mio nonno e l’anno successivo passo al biologico. Nel 2011 divento presidente della Cantina Ericina, dove conosco Alessandro Filippi, col quale mi trovo subito in sintonia. Inizio così l’avventura nei vini naturali.
La produzione in azienda, oltre ad utilizzare l’Agricoltura della Luce e del Carbonio, viene trasformata da collaboratori con accentuata personalità: Alessandro stesso con la sua Vini di Luce per il vino, Marco e il suo mulino a pietra per il grano Grano Antico,..
Il concetto di Cooperativa nel campo in cui opero è sempre stato per me di grande interesse. Infatti, penso che la collaborazione tra produttori – tecnici – e commerciale sia l’unica soluzione per fare prodotti di qualità e valorizzarne il lavoro. Inoltre i principi di salutare e naturale su cui si fonda la Cooperativa sono un ottimo metodo per trasmettere entusiasmo ai soci.
Io, Sara, gestisco l’Agricola San Giorgio. L’azienda è nata nel 2014 a Soave (VR).
Ci occupiamo principalmente della coltivazione delle uve Garganega provenienti dal vigneto di origine vulcanica situato nel famoso Cru del Soave Classico “Colli di Castelcerino”. Da qui nasce il vino Soave Magenta della Cooperativa.
Abbiamo deciso di aderire alla Cooperativa per valorizzare il nostro lavoro nel vigneto, che è basato sulle tecniche dell’Agricoltura della Luce e del Carbonio promosse da Alessandro. Inoltre crediamo fermamente nella necessità di creare un tipo alternativo di economia basato sulla condivisione, l’unione, lo scambio reciproco tra persone e aziende di più parti d’Italia.
Il nostro è anche il vigneto sperimentale dove sono adottati i prodotti naturali più innovativi prima di essere consigliati agli altri soci. Le nostre vigne producono uva di elevata qualità, senza aggiunta di chimica di sintesi. E, grazie alla cooperativa, le nostre uve sono valorizzate per la realizzazione di un vino. È un progetto in cui noi crediamo molto.
Con la mia attività in Capitanata, vicino a Foggia, produco vino, grano e olio. L’azienda è nata nel 1996 e sorge su di un terreno tipico del Tavoliere delle Puglie, alcalino e ciottoloso. Il molto sole e l’acqua pulita ne fanno un luogo ottimale per l’uva, il grano egli ulivi.
Ho trovato nella Cooperativa le idee di base cui io tengo: la valorizzazione del territorio esaltando i prodotti tipici e il benessere sia di chi opera nel settore sia di chi usufruisce dei prodotti.
E a tal fine è fondamentale la ricerca che portiamo avanti insieme, sempre in divenire, di metodi solo naturali di produzione che guardano al benessere e al buon gusto dei consumatori. Mi piace quando ricerca e scienza sono al servizio della natura e non il contrario.
Un altro vantaggio della collaborazione e delle competenze in Cooperativa è la cura nella produzione e trasformazione di prodotti, sempre esclusivamente in maniera naturale, ma alla ricerca di gusti unici. Per esempio, il nostro Nero di Troia è tagliato con altre uve per creare un prodotto unico nel colore, nel sapore e negli aromi.
Il concetto di Cooperativa nel campo in cui opero è sempre stato per me di grande interesse. Infatti, penso che la collaborazione tra produttori – tecnici – e commerciale sia l’unica soluzione per fare prodotti di qualità e valorizzarne il lavoro. Inoltre i principi di salutare e naturale su cui si fonda la Cooperativa sono un ottimo metodo per trasmettere entusiasmo ai soci.
Io, Stefania, sono di origine milanese, mi sono laureata in Viticoltura Enologia a Milano e ho fatto le mie prime esperienze lavorative qui in Valle d’Aosta, per poi andare in Svizzera dove ho conosciuto Fabien.
Io, Fabien, sono francese, ho studiato Viticoltura ed Enologia in Borgogna. Ho lavorato in diverse aziende vitivinicole biologiche in Francia e in Svizzera, dove con Stefania abbiamo progettato di trovare quel pezzetto di paradiso che poi abbiamo trovato, creando “Les Petits Riens”, in Valle d’Aosta.
L’azienda agricola Les Petits Riens, con le sue vigne, occupa un piccolo angolo sulla collina panoramica d’Aosta, tra i 600 e gli 800 metri s.l.m. Qui, la terra è vivente con un’alta valorizzazione della biodiversità, non è mai stata diserbata. Grazie alla perfetta esposizione a sud rimane soleggiata per gran parte della giornata. Ventilazione e precipitazioni adeguate ne fanno un microclima così favorevole per la vigna che ci permette di lavorare in modo esclusivamente naturale.
Il vino che creiamo è la trasmissione del nostro amore. È un prodotto fatto di “piccoli niente”, di piccoli gesti che esplodono e sprigionano gusti e profumi inconfondibili. Col nostro prodotto vogliamo regalare sensazioni ed emozioni, soprattutto alle persone sensibili e attente al proprio benessere.
Abbiamo aderito alla Cooperativa perché crediamo nella collaborazione fra aziende che possono consigliarsi e aiutarsi a vicenda soprattutto quando alla base c’è uno stretto legame con la natura. E, siccome ci sono produttori da più parti d’Italia, potevamo mancare noi che siamo l’estremo nord-ovest?
La nostra azienda è attiva dal 1995, ma solo dopo la nascita delle nostre figlie decidemmo di compiere una scelta etica e di vita passando gradualmente tutte le coltivazioni alla produzione biologica. Dal 2001 l’azienda è completamente biologica. Produciamo ortaggi, farine di grano antico toscano e farro.
Col passare del tempo ci rendemmo conto che questo tipo di vendita non era più sufficiente alle esigenze dei consumatori, Nacque quindi l’idea di un agriturismo. RoseGoti, dopo varie peripezie, fu inaugurato il 22 settembre 2013.
Io, Lucio Levorato, da quando mi laureai in Scienze dell’Economia Aziendale a Verona, ho sempre lavorato nel settore del cibo. Ho fondato e dirigo, infatti, tre società che operano nel campo. La prima in ordine di tempo è la Siqur Spa, un’azienda di distribuzione di prodotti e servizi per la ristorazione.
Siquri.com è un sito e-commerce di successo, che tratta cibo e attrezzi da cucina, tutto orientato verso il benessere, la salute e la cura delle persone.
Qantiqa.com, invece, si occupa di devices e prodotti medicali di alta tecnologia, soprattutto di ricerca e sviluppo in campo medico e della salute, a partire dal come ottimizzare il soddisfacimento dei 5 bisogni fondamentali dell’uomo, tra cui c’è il mangiare. Apportiamo sul mercato prodotti innovativi ottenuti dall’applicazione delle nuove scienze alle soluzione ed esigenze dello stylelife attuale.
L’interesse per le nuove scienze mi ha portato ad essere tra i soci fondatori della Cooperativa Vino Nuovo, per cui svolgo un ruolo di assistenza tecnica e commerciale. Sono affascinato dal risultato dell’unione delle grandi tradizioni delle antiche civiltà contadine con la scienza e la tecnologia alimentari moderne. Questo deve avvenire con lo scopo di portare miglioramenti nei prodotti secondo le leggi di Madre Natura e non secondo l’economia di massa. Noi vogliamo produrre “alicamenti”, cioè alimenti terapeutici in grado di essere digeriti e integrati con la massima assimilazione dei principi nutritivi, naturalmente presenti. Gli alimenti della cucina mediterranea lo erano, ma la logica industriale degli ultimi sessanta anni li ha trasformati. Vorrei che si tornasse a produrre gli alimenti di una volta: terapeutici, integrali, con caratteristiche organolettiche inconfondibili. E se la grande industria non lo vuole fare, lo facciamo noi piccoli.
La mia azienda si trova a Valderice, nella provincia di Trapani. L’attività nasce nel 1904 con mio nonno che, tornato dall’America, comprò dei terreni vicino a Erice. L’azienda e la passione sono state tramandate da padre in figlio fino a me. E anch’io cerco di continuare a trasmettere questa passione alle prossime generazioni.
L’azienda comprende uliveti, vigneti e campi di grano. Dagli ulivi otteniamo in abbondanza un ottimo olio. Per quanto riguarda il grano, da un po’ di tempo abbiamo affiancato ai grani moderni la coltivazione dei grani antichi Grano Antico e Perciasacchi, un’esperienza riuscitissima che ci sta dando grandi soddisfazioni. Poi c’è l’uva, un’ottima qualità di Nero d’Avola, che qui da noi si vinifica da sola, senza proprio metterci niente.
Anni fa mi sono avvicinato al biologico e oggi sono contro tutti i prodotti chimici, completamente. Le cose chimiche fanno male e questo si sente proprio, fisicamente. Anche a casa noi mangiamo le nostre cose, dal nostro orto, senza comprare nulla per essere sicuri di mangiare alimenti veramente sani. Questa è una verità che io ho capito e che vorrei che capissero anche gli altri. Queste mie convinzioni mi hanno portato ad essere tra i soci fondatori della Cooperativa.
L’azienda, e la passione per la terra, sono della mia famiglia ormai da sei generazioni. Il mio terreno copre nove ettari di una collina vicino ad Erice. Sino a 25 anni fa la coltivazione principale era la vite, oggi l’oliveto occupa i due terzi della nostra produzione.
Tutte le nostre coltivazioni vengono rigorosamente effettuate con metodi tradizionali, evitando concimazioni chimiche e utilizzando esclusivamente fertilizzanti naturali. Sono banditi erbicidi e pesticidi.
Io sono tra i soci siciliani fondatori della cooperativa. Mi piacque subito l’intento alla base di NOÛS, ovvero la costruzione di un organismo agile di agricoltori disposti a seguire un protocollo che garantisce la qualità e la genuinità della produzione.
Quando conobbi Alessandro e Sara, nel 2013, avevo una piccola azienda agricola. Li incontrai per vie traverse, erano amici di amici, ma mi trovai subito in sintonia con loro. Avevamo le stesse idee, la stessa voglia di cercare di migliorare la qualità del cibo, della salute e della vita. Alessandro mi raccontò del suo metodo alternativo, rivoluzionario e anche un po’ strano, ma che mi ha subito colpito e interessato. Fin dall’inizio ho avuto piena fiducia in lui e nelle sue idee e ho seguito i suoi consigli alla lettera.
Ecco perché quando è partito il progetto della cooperativa, ho prontamente aderito, figurando tra i soci fondatori.
Il mio lavoro principale, però, era ed è sempre stato quello della contabile. E quando, dopo due anni, ho dovuto lasciare l’attività agricola a causa di varie vicissitudini, ero così coinvolta nel progetto, anche emotivamente, che gli ho proposto di continuare ad aiutarli facendo le fatture e tenendo la contabilità.
Ancora oggi credo fermamente nei prodotti della Cooperativa e nella voglia di portare avanti una produzione così naturale, salutare e alternativa. Per loro oggi svolgo la funzione di contabile oltre a far parte del consiglio d’amministrazione.
La mia azienda produce ortaggi da foglia, insalatine, baby leaf sia per il mercato nazionale che per i paesi arabi, quali Dubai e Bahrein.
L’azienda sorge a Campagna Lupia, nella regione sud della laguna veneziana. È stata fondata da mio nonno che coltivava ortaggi da vendere al mercato generale di Rialto. Oggi questo mercato non esiste più, ma una volta era il punto di riferimento per l’ingrosso. Chiuso quello, siamo passati ai mercati generali della zona, quali Padova e Treviso e, quando sono subentrato io, alla grande distribuzione.
Tempo fa mio padre, a causa del lavoro, ebbe un’intossicazione da fitofarmaci. Da quel momento iniziammo a cercare una modalità per ridurne l’utilizzo nei nostri prodotti. La curiosità fa parte di me e il ricercare e sperimentare sul campo cose diverse è importante per il mio modo di fare. Ragionando sulle varie alternative, come il biologico o il biodinamico, siamo incappati in Alessandro che racconta cose che apparentemente sembrano fantasia, ma che in realtà, una volta provate, funzionano.
Abbiamo applicato la tecnica insieme ad Alessandro e oggi siamo felici perché abbiamo ridotto notevolmente l’utilizzo di prodotti chimici. Oramai il fitofarmaco non è più il primo prodotto da utilizzare, quasi non ci pensiamo più.
Quello che mi dispiace è che non riesco a trasmettere questi concetti ai miei colleghi, perché sembra che dica delle cose di fantasia. Eppure, in realtà, è possibile fare agricoltura nuova, con metodi nuovi. È ovvio che bisogni innalzare la qualità professionale: solo così si riesce a vedere al di là di quello che ci dicono le industrie dei fitofarmaci. Dobbiamo andare oltre per il bene nostro e del pianeta e questo si può fare, è solo questione di mentalità.
La nostra azienda produce piantine a foglia, come erbe orientali, rucola, insalatine, a Noale (VE). Le piantine sono poi lavate e confezionate, quasi tutte sono destinate al mercato estero. Il nostro è un prodotto di alta qualità, ricco di antiossidanti.
L’attività si tramanda di generazione in generazione dai tempi di mio nonno. Quando finii gli studi di Perito Agrario a Padova, subentrai nell’attività insieme a mia sorella Barbara. Una volta l’azienda era tutta a campo aperto, quando siamo subentrati l’abbiamo modernizzata con grandi serre tutte automatizzate.
Con l’innovazione introdussi anche la chimica, ma col tempo i nostri terreni erano diventati praticamente inerti. Fu allora che, con l’aiuto del professor Giovannetti di Micosat e grazie a corsi di microbiologia, cambiammo il modo di coltivare, inoculando funghi e batteri nel terreno. Abbiamo così ricreato la struttura e la sostanza organica necessaria allo sviluppo della pianta. Fu allora che incontrai Filippi con cui iniziai a collaborare. E da allora il nostro utilizzo della chimica è sceso dell’80%. Per il nostro, che è un prodotto a foglia che vive in un ambiente costantemente umido, questo è un risultato incredibile. Da un terreno in cui non si riusciva a coltivare, ora abbiamo degli ottimi raccolti e di tale qualità da essere richiesto senza che non usiamo più la pubblicità, ci basta il passaparola.
La nostra attività nasce per passione e quasi per caso. Nel 2007, io e mia moglie stavamo cercando una casa con un po’ di terreno annesso, quando incappammo in una vecchia casa di corte a Mezzane di Sotto, in provincia di Verona, con un piccolo appezzamento su cui crescono una vigna, olivi e un po’ di bosco.
Nacque subito la voglia di prenderci cura di quei terreni; iniziò così questa nuova attività agricola amatoriale. Trattandosi di qualcosa fatto per passione e per amore non potevamo che partire con l’idea del biologico e del biodinamico. E fu proprio mentre compievamo i nostri primi passi che, a una fiera, incontrammo Alessandro. Le sue idee ci entusiasmarono moltissimo e così nacque la collaborazione.
La nostra produzione non è ancora attiva, il vigneto l’abbiamo rifatto recentemente e non è ancora entrato in produzione. L’obiettivo è produrre uva da vino e trovare una cantina che possa vinificarla in maniera naturale. Non vediamo l’ora di vedere, e soprattutto gustare, la nostra uva trasformata in Valpolicella.